Ricordo un episodio che mi ha colpito. Eravamo in piazzale Lotto. Dopo aver parcheggiato il Camper poco lontano ci siamo avvicinati a una panchina dove era sdraiato un ragazzo. Il suo aspetto era molto trasandato, pantaloni stracciati, sporco. Ci siamo presentati, gli abbiamo offerto del cibo che ha preso volentieri e gli abbiamo chiesto se aveva bisogno di vestiti.

Lui ci ha risposto che gli serviva un giubbotto di jeans. Lo abbiamo invitato a seguirci al Camper. Durante il percorso abbiamo parlato. Ci ha raccontato della sua famiglia, era di Salerno. Da parte nostra non avevamo ancora accennato al discorso della fede  in Gesù. Arrivati al Camper il fratello Alessandro ha trovato un giubbotto che gli andava a pennello.

Lui era felice. Alla domanda :”ti serve altro?” ha risposto: “se avete un Nuovo Testamento lo leggerò volentieri”. Ci siamo guardati meravigliati. Gli abbiamo dato il N T. Se ne è andato felice. Non lo abbiamo più visto. Ha il suo nome era “Angelo”