C’è un lavoro nascosto, che però è necessario per andare avanti, proprio come il motore di una macchina, che non si vede, ma deve funzionare: il lavoro amministrativo. Potrà sembrare “freddo e formale”, ma è necessario. Mi occupo della contabilità, del bilancio, dei pagamenti, dei permessi, delle autorizzazioni, insomma di tutta la parte legale, fiscale, amministrativa, organizzativa e di marketing.

E’ complesso e a volte fa spazientire: quando vedi che ottenere permessi per aiutare i bisognosi diventa un’impresa titanica, quando mandare aiuti umanitari all’estero diventa difficile come ottenere un colloquio con il Presidente del Consiglio dei Ministri, è scoraggiante.

Però dà grandi soddisfazioni!

Una delle mie funzioni è richiedere l’autorizzazione ai carceri per gli accompagnamenti nei permessi premio per i detenuti.

Ricordo che conobbi uno di questi detenuti per i quali inviavo le richieste: era un ragazzo giovane che una mattina venne in chiesa accompagnato da un nostro volontario. Mi disse “grazie”. Mi misi a piangere, perché solo in quel momento realizzai che quei giorni di libertà (all’incirca uno al mese) furono possibili grazie ai permessi che inviavo.

Lavorare dietro le quinte è dura, ma so che è utile per gli altri e lo voglio fare al meglio!