Una delle tante sere trascorse nella stazione Porta Garibaldi di Milano, mentre cercavamo di offrire un po’ di affetto e dei viveri ai senzatetto, ci è capitato di incontrare un giovane,che, se ne stava da solo,pare che  non sopportasse la confusione delle persone.
Con dolcezza ci siamo avvicinati a lui per raccontargli come il Signore era disponibile ad accoglierlo, raccontando la nostra testimonianza di salvezza. Lo Spirito Santo ha operato in lui un cambiamento; da lì a poco ha espresso il desiderio di trovare un lavoro ed un alloggio. È stato emozionante vederlo partecipare ad un culto di battesimi per poi constatare che muoveva i primi passi nella fede. Per un intero anno ha lavorato con uno di noi.

E’ stato edificante potergli parlare ogni  giorno dell’amore e della grazia di Gesù. Non tutte le storie sono a lieto fine; un giorno qualsiasi, senza un apparente motivo è sparito. Da quel momento abbiamo perso ogni contatto. L’iniezione di amicizia  non era stata sufficiente, così è ricaduto nel baratro della solitudine. Tuttavia in noi non si è spenta la speranza per la sua anima, perché il seme della parola piantato in lui, un giorno germoglierà portando buoni frutti.