La nostra vita è costellata di ricordi, frutto anche di esperienze che lasciano forti emozioni. Nella vita del credente poter assaporare, come dice la scrittura: “ la gioia di donare” (Atti 20:35) sicuramente scolpisce in modo indelebile la nostra memoria. Andando alla stazione centrale di Milano, non per prendere il treno ma per distribuire beni di prima necessità, si possono incontrare persone come Eric, un minorenne africano solo ed affamato. Sicuramente la lingua è un ostacolo ma non per la potenza di Dio.  Infatti senza grossi problemi siamo riusciti a procurargli un posto nel dormitorio più vicino. La macchina sociale ed assistenziale si è messa in moto e così la sua vita ha cominciato a delinearsi in una nuova forma. 

In realtà la riuscita della nostra impresa era dovuta alle preghiere che sua madre credente elevava a Dio. La misericordia del Signore ha mandato la nostra associazione come risposta alle sue preghiere. Successivamente ci è giunta notizia che oltre ad avere un lavoro regolare ha accettato il Signore come personale Salvatore suggellando la sua scelta con il battesimo in acqua. Il Signore Gesù ha mostrato clemenza verso i nostri sforzi e l’intercessione della madre realizzando così, proprio le parole degli Atti degli apostoli:

“In ogni cosa vi ho mostrato che bisogna venire in aiuto ai deboli lavorando così, e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse egli stesso: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere”